Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti
Dublin Core
Titolo
Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti
(seguirà il dibattito)
Descrizione
Le migliori menti della mia generazione - dicono - sono state distrutte dalla droga. Ma non è vero. Le migliori menti della mia generazione sono state distrutte dal professionismo. Possibili poeti, scrittori, pittori, musicisti sono diventati copy, designer, giornalisti, ospiti televisivi. Roberto Antoni è un micidiale dilettante (uno che si diletta) e per questo mi piace e gli voglio bene. Ha fatto di tutto (il rock, la televisione, il teatro, i dischi) senza diventare un rocker, né un personaggio televisivo, né un attore. Se avesse guadagnato miliardi non sarebbe un ricco e se tutti lo riconoscessero per strada non sarebbe uno famoso. Perché sarebbe un dilettante anche come ricco e anche come persona famosa. Le sue poesie riflettono, mi sembra, la sua lontananza dal mostruoso sussiego del modo di vivere contemporaneo: che è, a ben vedere, il vero "demenziale". Alcune poesie sono tristissime, altre molto allegre. Alcune bellissime. Sono, comunque, le poesie del vecchio Freak Antoni. Che il Grande Mario (dio dei distanti) ce lo conservi. Michele Serra
Autore
Roberto “Freak” Antoni
Editore
Universale Economica Feltrinelli
Data
1991
Lingua
it
Identificatore
ISBN: 9788807811838
851.914 ANT NON
INV. 100
Citazione
Roberto “Freak” Antoni, “Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti,” Ai margini della storia, ultimo accesso il 23 novembre 2024, https://aimarginidellastoria.org/items/show/173.