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Il progetto

Ogni traccia di iniziativa autonoma da parte dei gruppi subalterni dovrebbe perciò essere di valore inestimabile per lo storico integrale, da ciò risulta che una tale storia non può essere trattata che per monografie e che ogni monografia domanda un cumulo molto grande di materiali spesso difficili da raccogliere”

Antonio Gramsci, Quaderno 25 (XXII) Ai margini della storia (Storia dei gruppi sociali subalterni), 1934

Da questo passo di Antonio Gramsci è scaturita, in noi dell'Associazione culturale casa natale Antonio Gramsci di Ales, l’idea di dare vita a un centro di documentazione sulle sottoculture popolari che si sono affermate in Sardegna e in Italia dagli anni Sessanta del Novecento ad oggi. Vogliamo tenere traccia delle sottoculture, in quanto culture dei gruppi subalterni, attraverso la conservazione dei materiali prodotti e autoprodotti, “spesso difficili da raccogliere”, per dare loro cittadinanza all'interno della grande Storia; crediamo sia necessario e rilevante dal punto di vista storico e politico oggi raccogliere e prenderci cura della enorme varietà di documenti che testimoniano la vitalità delle realtà culturali e politiche non egemoni del passato e del presente.
Perché abbiamo scelto come soglia temporale gli anni Sessanta: perché è da questo momento in poi che la connotazione di classe dei fatti culturali, al centro della riflessione gramsciana sulla cultura popolare, si complica grazie ai flussi della comunicazione, dei media e della cultura di massa che mettono radicalmente in discussione e rinnovano gli antichi concetti di “comunità”, di “identità” e di “autenticità culturale”.
Cosa intendiamo per sottoculture: mutuando concetti e prospettive analitiche dai ricchissimi studi culturali e sociologici anglosassoni contemporanei, guardiamo alle sottoculture come frutto della negoziazione e dell'incontro tra la cultura delle classi basse (lavoratrice, operaia, contadina) e la cultura di massa, come esito della decodifica e rielaborazione dei simboli e dei modelli della cultura di massa in un determinato tempo e luogo, come espressione del protagonismo e dei linguaggi della periferia rispetto al centro.
Scopo del progetto quindi è la raccolta di documenti, dischi, audio e video cassette, fanzine, volantini, manifesti, giornali, riviste, diari, racconti autobiografici, fotografie, arti grafiche, fumetti e interviste e la loro catalogazione e conservazione, al fine di farne fonti per la Storia a disposizione di chi studia, fa ricerca, e è curiosǝ.
L’archivio ha una sede fisica di conservazione dei materiali nei locali prospicienti la casa natale di Antonio Gramsci ad Ales e un sito internet, che darà la possibilità sia di consultare online l’elenco dei documenti disponibili e visionare i materiali non soggetti a copyright sia di permettere l'interazione tra chi cura l'archivio e potenziali e futuri donatori. Infatti, le modalità di realizzazione dell’archivio, come previsto anche dal progetto, sono basate sulla condivisione volontaria da tuttǝ coloro che vorranno contribuire con donazioni o prestiti. Chiediamo perciò a artistǝ, organizzatori, attivistǝ politici e a tuttǝ quantǝ riterranno questo progetto degno di attenzione di contattarci e di condividere con noi i materiali che sono nella loro disponibilità, sia in formato cartaceo sia in formato digitale attraverso scansioni in formato pdf di dimensioni massime pari a MB 50.
L’associazione si impegna a garantire il continuo aggiornamento del sito e del centro di documentazione, la sua apertura e la sua massima fruibilità da parte di tutti gli interessati, ad accogliere proposte di iniziative e di dibattito.

Una Storia diversa: promuovere la cultura del volontariato attraverso lo studio delle sottoculture popolari e giovanili”, è un progetto promosso dall’Associazione culturale Casa natale Antonio Gramsci Ales ODV e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con un bando a cura della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’Igiene e Sanità e Assistenza sociale (Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di rilevanza locale promossi da Associazioni di Volontariato o da Associazioni di Promozione sociale ai sensi degli artt. 72 e 73, D.Lgs. n. 117/2017 – Risorse 2019).

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